Il 4 luglio 1965 un tornado di grande violenza sconvolge il centro abitato di Torricella portando morte, ferimenti e distruzione e danneggiamenti della maggior parte delle abitazioni.
Così i giornali il giorno dopo descrivono l’evento: “…. Centinaia di milioni di danni, tre morti, un’ottantina di feriti: questo il tragico bilancio di pochi minuti di furia della natura scatenatasi con una tromba d’aria che nella zona non ha precedenti nella memoria di nessuno……. Sembrava una colonna bianca di fumo, poi dove passava, per cinque minuti, solo il fischio rabbioso del vento, gli schianti degli alberi sradicati, lo sfrigolio dei cavi della luce elettrica strappati dagli isolatori, i cupi boati dei crolli……”.
L’8 e 9 Novembre 1982, a seguito di eccezionali violentissime piogge interessanti l'alta valle del Taro, il fiume entrava in piena tracimando e rompendo le arginature. L’evento colpisce in particolare la frazione di Palasone.
il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52, una scossa di terremoto di magnitudo MI5,9 con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), ed ipocentro a una profondità di 6,3 km
ed il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03, una nuova scossa molto forte di magnitudo MI5,8 sono state avvertite in tutta l'Italia Settentrionale creando panico e disagi in molte città l'epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla eSan Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 sono seguite altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5,4, una alle 13:00 di magnitudo 4,9 e un'ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 5,2
Il 31 maggio 2012 alle 16:58 una scossa di magnitudo 4,0 con epicentro a Rolo e Novi di Modena[ ha colpito la zona della bassa reggiana e dell'oltrepò mantovano, già molto provate dalle scosse dei giorni precedenti che avevano avuto come epicentro la vicina area della bassa modenese. Sempre la sera del 31 maggio alle ore 21:04 si è verificata una scossa di magnitudo 4,2 con epicentro a San Possidonio
Queste scosse sono state seguite da uno sciame sismico con scosse di magnitudo variabile di minore entità scala Richter. Un'altra scossa di magnitudo 5,1 è stata avvertita in tutto il Nord Italia il 3 giugno 2012 alle ore 21:20:43 con epicentro in Novi di Modena.
Queste intensa e forte attività sismica ha causato la chiusura della Rocca ed il trasferimento degli uffici comunali in essa operanti, nella vicina "Corte Sala".
Il 4 luglio 1965 un tornado di grande violenza sconvolge il centro abitato di Torricella portando morte, feriti, distruzione e danneggiamenti della maggior parte delle abitazioni.
Così i giornali il giorno dopo descrivono l’evento:
“… Centinaia di milioni di danni, tre morti, un’ottantina di feriti: questo il tragico bilancio di pochi minuti di furia della natura scatenatasi con una tromba d’aria che nella zona non ha precedenti nella memoria di nessuno ….
Sembrava una colonna bianca di fumo, poi dove passava, per cinque minuti, solo il fischio rabbioso del vento, gli schianti degli alberi sradicati, lo sfrigolio dei cavi della luce elettrica strappati dagli isolatori, i cupi boati dei crolli …”.
TORNADO
Sono trascorsi ormai 44 anni dal catastrofico tornado che la domenica del 4 luglio 1965 portò morte e rovina a Torricella di Sissa (PR), ma il ricordo è ancora vivo e limpido nella memoria
collettiva degli abitanti. La mattinata era stata afosa come non mai. Erano passate le 15 da pochi minuti. Il cielo si oscurò quasi all’improvviso e un vento fortissimo prese a soffiare con
insolita violenza. Chicchi di grandine grossi come uova avevano gia spinto la gente ai ripari. Una violenta tromba d’aria stava per abbattersi sul piccolo centro della Bassa. Raffiche taglienti
si intrufolavano tra porte e finestre. Piccoli mulinelli di rami e foglie preannunciavano l’arrivo dell’imbuto infernale. Un fungo bianco, enorme, avanzava a prepotente velocita. La gente, chiusa
nelle abitazioni, non ha fatto in tempo ad accorgersi di ciò che stava accadendo. Nel giro di pochi secondi un boato assordante e le case erano gia distrutte. Passato il ciclone, un paesaggio
surreale. Montagne di macerie. Tetti divelti, abitazioni squarciate, auto fatte volare, lamiere accartocciate, alberi sradicati. Le barche, ancorate alla riva del fiume, sganciate dalla furia del
vento e trascinate via. Tante persone erano imprigionate sotto tegole e mattoni crollati. Gli animali delle stalle in pericolo di vita si trovavano sommersi dal fieno e soffocati dalle travi
spezzate. Furono un’ottantina i feriti e tre i morti. I lavori di ricostruzione partirono subito. Gli abitanti di Torricella si rimboccarono le maniche e non si tirarono indietro di fronte alla
fatica. Tutto doveva ricominciare da capo. Arrivarono tanti aiuti, furono raccolte offerte in denaro e in beni di prima necessità. è stata allestita una mensa nei pressi della Canonica, divenuta
centro operativo dei soccorsi. Chi aveva bisogno poteva fermarsi a mangiare qualcosa. In pochi mesi la vita è tornata quasi normale. Anche le Autorità di Governo vollero rendersi conto di quanto
era accaduto. Infatti vi fu a Torricella la visita dell’On.le Pietro Nenni, allora Vice.Presidente del Consiglio dei Ministri.